Diario Vietnam 2016
Venerdì 7 e sabato 8 ottobre

Partenza con i primi freddi dell'autunno da una nebbiosa Bologna.... destinazione nuovamente l'Indocina: Vietnam e Cambogia. Volo regolare via Mosca e atterraggio dopo 17 ore ad Hanoi. Qui è l'inizio dell'autunno ma ci sono ancora 30 gradi e una grande umidità.  Dopo aver pagato il viaggio nell'ufficio centrale dell'agenzia, partiamo con la nostra guida Dong per la visita della città : prima tappa il Mausoleo di Ho Chi Min e la sua piazza (purtroppo chiuso per manutenzione ), e un bel giro in macchina per il quartiere francese. Poi visita al tempio della Letteratura dedicato a Confucio e risalente all'undicesimo secolo. È stata la prima università del Vietnam. .pullula quindi di studenti che festeggiano il diploma. Pranzo a base di noodle e arrosticini vicino alla chiesa di San Giuseppe e poi riposo in attesa che passi il caldo soffocante. Alle 5 del pomeriggio usciamo a piedi con Dong per una passeggiata nel quartiere antico. Ci perdiamo per un paio di ore tra vicoli e strade affollate di motorini, tra gente che mangia ovunque e  botteghe tradizionali di ogni genere. Ci fermiamo in un baretto per un frullato di ananas e un bicchiere di The verde e osserviamo ammirati la vita che ci scorre intorno frenetica. Alle 7 la città si trasforma. .. entra in vigore la zona a traffico limitato e si accendono le luci. Dong ci accompagna in un caratteristico locale per assaggiare la tipica zuppa di noodle in brodo (molto molto gustosa). Dopo cena lasciamo Dong tornare dalla sua famiglia e noi proseguiamo la nostra camminata tra il quartiere vecchio e la riva del lago tra mille luci e una folla ragguardevole.  Sembra di essere quasi in Cina.... ma la popolazione è molto più affabile.

Domenica 9 ottobre

Oggi gita fuori porta.. 2 ore di strada per arrivare a sud di Hanoi nella provincia di Ninh Binh. Prima tappa il tempio di Dinh e Le (il re che scaccio' i cinesi nell'undicesimo secolo e trasferì in questa zona la capitale. Il tempio di per sé è abbastanza classico, ma è immerso in un paesaggio di montagne carsiche che si specchiano sul fiume Ngo Dong veramente splendido.  Poi ci siamo spostati a Tam Coc, dove a bordo di una barca a fondo piatto sospinta da una signora che remava con i piedi, abbiamo percorso i 6 km della riserva naturale alla scoperta delle 3 grotte carsiche. Al ritorno ci siamo fermati per pranzo in un ristorante turistico, prima di proseguire per la Pagoda Bich Dong incastonata nella roccia. Rientro ad Hanoi verso le 6.... il traffico era caotico... ma abbiamo voluto ugualmente fare un ultimo giro del quartiere vecchio prima di recarci in stazione per il treno notturno. Domani mattina saremo a Sapa.

Lunedì 10 ottobre

Arrivo con il treno Fanxipan a Lao Cai alle prime luci dell'alba. La città è già molto attiva tanto che prima delle 6 la palestra di Zumba è già in piena attività e spara musica ad altissimo volume. La nostra guida (una ragazza carinissima di origine H'Mohn in costume originale) ci sta già aspettando. In 40 minuti saliamo a Sapa.... e piove a dirotto! Siamo un po demoralizzati ma facciamo la doccia e un abbondante colazione in hotel.. qui è tutto umido... Alle 9 e 30 partiamo per il giro dei villaggi.. per fortuna lungo la valle Muong Hoa non piove. Trascorriamo la mattinata passeggiando tra le risaie immerse nella nebbia... purtroppo il riso è stato raccolto in luglio e ora sono tutte spoglie. Le risaie dalla parte cinese sono sicuramente più suggestive... ma è stata una camminata molto piacevole. Verso mezzogiorno arriviamo al villaggio di Lao Chai abitato dai H'Mong neri e visitiamo una casa tradizionale dove utilizzano ancora l'indaco per tingere i tessuti. Mangiamo in un ottimo ristorante in riva al fiume. Ripreso il nostro cammino tra le risaie dopo 3 km arriviamo nel villaggio di Ta Van abitato nella parte più alta dai H'Mong fioriti con i loro costumi variopinti, e nella parte inferiore da altri popoli come gli Zhao Rossi e i Giay (molto simili agli Hani cinesi che distano pochi km). Anche qui girovaghiamo per il villaggio osservando le signore che preparano i bastoncini di incenso da bruciare nei templi con corteccia di cannella e vaniglia raccolti nei boschi circostanti. Ci fermiamo anche in una casa tradizionale tramutata in b&b per un ottimo The verde locale. Passiamo nuovamente il fiume e rientriamo a Sapa nel primo pomeriggio.  Il paese è avvolto in una fitta nebbia ma non piove... così decidiamo di trascorrere un po di tempo nella piazza principale osservando i mille visi e costumi che ci attorniato. Per cena ci concediamo una selezione di spiedini vari preparati sul momento in un ristorante locale con contorno di riso glutinoso cotto nel bambù.  Il tempo di rientrare in  albergo e ricomincia a piovere.

Martedì 11 ottobre

Mattino a Sapa... di nuovo nebbia e pioggia... meno male scendiamo verso Lao Cai e il tempo migliora... qui ci sono ancora le risaie da raccogliere e ci fermiamo lungo la strada per le foto. Dopo un lungo percorso sterrato arriviamo al villaggio di Coc Ly per il mercato settimanale. Questa è la terra dei H'Mohn a fiori e noi giriamo tra le bancarelle curiosando tra gli strani articoli in vendita e fotografando le signore in costume tradizionale. Subito dopo prendiamo una barca e scendiamo lungo il fiume Cuy che segna il confine tra Vietnam e Cina... una meravigliosa esplosione di vegetazione tropicale. Dopo un ottimo pranzo in un ristorante locale, lungo la strada per Lao Cai ci fermiamo in una piantagione di The e al punto di confine con la Cina.  Ultima visita al mercato di Lao Cai e  non ci rimane che attendere il treno notturno che ci riporterà ad Hanoi.

Mercoledì 12 e giovedi 13 ottobre 

Arrivo ad Hanoi alle 4 e 45 del mattino. ... prendiamo un taxi fino al nostro hotel dove ci concediamo una veloce doccia e la colazione prima di salire sul nostro mini van super lusso e con wifi che ci porta verso la Baia di Halong (4 ore). La crociera che avevamo deciso era completa, quindi l'agenzia ci ha cambiato gratuitamente il biglietto con una crociera super lusso... è si vede tutto... super mega hotel con rinfresco al nostro arrivo e nave completamente in legno con super suite.  Per fortuna oggi c'è il sole e possiamo goderci l'incredibile spettacolo della baia assaporando l'ottimo pranzo. Nel pomeriggio visita al villaggio dei pescatori galleggiante con barca a remi e aperitivo al tramonto sul ponte superiore con corso di cucina vietnamita. Cena in costume tradizionale  ottima e conclusione della serata con pesca alla seppia (non ne abbiamo presa nemmeno una) e sul ponte superiore osservando le altre navi illuminate. Il giorno dopo con la barca di appoggio andiamo a visitare la Grotta della Sorpresa attorniati da una flotta di turisti vocianti e un caldo e umido pazzeschi... la Grotta non è un gran che..  ma la guida ci ha detto essere la più bella della baia. Non ci rimane che ri-navigare verso la terra ferma e tornare ad Hanoi... dove arriviamo alle 16 e 30... un quarto d'ora più tardi siamo nel traffico caotico diretti all'aeroporto.  Volo tranquillo. .. ma a Da Nang piove. Arrivo in hotel e primo giro in città completamente vuota. Per fortuna siamo riusciti a trovare un buon ristorantino vicino al ponte Giapponese.

Venerdì 14 ottobre 

Si parte in bici verso le 9 con la nostra guida Ly. Il tempo,malgrado le previsioni sembra reggere, così pedalando ci dirigiamo verso il villaggio di Tra Que tra orti, risaie, bufali e palme da cocco. I contadini ci accolgono ovunque con un sorriso e noi ci dedichiamo a dei meravigliosi ritratti. Sempre pedalando ci dirigiamo verso Cam Than (il villaggio dei cocchi) dove ci attende un superbo succo di frutta prima di saltare su un cesto di bambù e dirigerci con questo verso i canali. Il nostro vogatore ci insegna come piegare le foglie di cocco per ottenere delle bellissima creazioni e come pescare i granchi. Al ritorno ci attende un superbo pranzo a base di gamberi, seppie vongole e le buonissime verdure di questa mattina.  Il tato riescie anche a pescare un pesce. Rientro in città con la barca. Finalmente ci dedichiamo al centro storico dichiarato patrimonio dell'UNESCO: il ponte Giapponese,  le numerose case cinesi e il tempio del Fujian. Le strade sono molto caratteristiche con le abitazioni gialle e le lanterne. Concludiamo con una piccola gita sul fiume per liberare le lanterne dei desideri.  La guida ci spiega che oggi è luna piena, per cui questa sera il centro storico sarà affollato per la festa. Corriamo in albergo per una veloce doccia e ci rituffiamo tra la folla. Bello bellissimo il quartiere cinese illuminato dalle lanterne. .. è così romantiche le gite in barca sul fiume. Veloce cena in un ristorante ambulante  e concludiamo la serata ascoltare favole vietnamite ( di cui non capiamo nulla) sul bordo di una strada.

Sabato 15 e domenica 16 ottobre

Stamattina giornata di trasferimento ... 130 km sulla Mandarin Road da Hoian a Hue.. le 4 ore di viaggio trascorrono tranquille tra le baie sabbiose e una sosta al passo Phuoc Tuong. Arriviamo a Hue che piove a dirotto, per fortuna la nostra meravigliosa stanza con vista sul Fiume dei Profumi è già pronta ad accoglierci. Pranzo in un ristorante poco lontano dall'albergo. .. la cucina di Hue non è paragonabile a quella di Hoian. Nel pomeriggio al Tato viene la febbre... e mentre lui si riposa... io trascorro alcune ore sulla terrazza panoramica dell'albergo. Nella notte il tifone n°6 della stagione si scatena sulla città.. è al nostro risveglio diluvia... nonostante ciò la nostra guida Wu è puntuale e ci porta immediatamente alla barca sul fiume che ci aspetta. Dopo una mezz'ora di navigazione arriviamo alla Pagoda Thien Mu. Le nostre mantelle non sono sufficienti a proteggerci e dobbiamo comprare anche 2 ombrelli. Tutti gocciolanti facciamo il giro, e ci fermiamo anche guardare una macchina d'epoca che ha utilizzato un tipo per l'ultimo viaggio prima di darsi fuoco.. mah... proseguiamo verso le tombe reali.. la campagna è tutta allagata... ma per fortuna quando arriviamo alla Tomba di Minh Mang (il secondo re) comincia a smettere.  Mentre ci avviamo sul viale di ingresso ci chiediamo come mai le signore locali vendono insistentemente ciabatte di gomma... tempo 1 minuto e siamo a mollo con i piedi. La tomba comunque vale la visita con i suoi templi, il giardino e il lago che la circonda. Alla tomba di Khai Dinh c'è quasi il sole. Certo questa è meno suggestiva della precedente, ma mi hanno colpito molto i draghi tra le nuvole dipinti sul soffitto. Appena prima di mezzogiorno entriamo nella cittadella... certo c'è ancora molto da fare nel restauro, ma il tempio, la biblioteca e la sala della pace celeste non sono da perdere.  Concludiamo la visita della città con il museo di storia. Pranzo in un ristorante locale e ultimo The in un'elegante sala in riva al Fiume dei Profumi dove finalmente ci asciughiamo al sole. Stasera volo per Ho Chi Minh City dove arriviamo in albergo verso le 20 e 30. Purtroppo piove e per cena decidiamo per un ristorante turistico dietro l'angolo. Nonostante il prezzo un po alto il polipo grigliato con le Patatine era ottimo.

Lunedì 17 ottobre

Stamattina il sole splende. La guida ci porta subito fuori dalla città a circa 65 km per visitare i famosi Cu Chi tunnel: i 200 km di gallerie scavati dai Vietcong durante la guerra a fianco al fiume Saigon. I cunicoli servivano sia da città sotterranea dove sopravviveva parte della popolazione, sia come trappole e vie di fuga durante le imboscate. Certo la ricostruzione è un Po di parte nel filmato.... ma il passaggio in uno degli stretti tunnel e la mancanza di aria anche solo per pochi metri è esaustivo... la popolazione è rimasta in queste condizioni per 17 anni... arrivando a scavare anche sotto la postazione di comando americana. Terminata la visita rientriamo a Ho Chi Min. Pranzo in un ristorante esclusivamente di Pho di manzo solo per locali... buonissimo... ci hanno anche fatto scegliere il taglio di carne preferito. Continuiamo la visita con il Museo dei Residuati bellici in cui sono conservati alcuni esempi di carri armati americani e aerei.. ma soprattutto è la ricostruzione fotografica dei lunghi 17 anni di guerra e delle atrocità compiute dagli americani. Veramente sconvolgenti. Proseguiamo quindi per il Palazzo della Riunificazione: un orribile blocco di cemento pacchiano fatto costruire da presidente del Vietnam del Sud alla fine degli anni 60. Alle ha apprezzato la sala di controllo delle trasmissioni nel bunker. Concludiamo il nostro pomeriggio con  la cattedrale di Notre Dame e l'ufficio postale di epoca francese. Alla sera passeggiata nel centro storico con il suo skyline futuristico.  Purtroppo un forte acquazzone ci ha costretto a rientrare prima di aver raggiunto il mercato notturno.

Martedì 18 e mercoledi 19 ottobre

Questa mattina ci spostiamo di un centinaio di chilometri... destinazione il delta del Mekong, il lunghissimo fiume che percorrere tutto il sud est asiatico partendo dalla Cina. La sua terminazione è grandiosa con migliaia di  canali tutti da percorrere in barca o in bicicletta. La nostra destinazione è Ben Tre dove arriviamo dopo poco più di 2 ore di viaggio. Il nostro autista ci lascia sul bordo della strada, e veniamo immediatamente caricati su un carretto a motore che ci conduce attraverso le coltivazioni di cocchi fino alla nostra barca. Crociera privata extra lusso sul fiume compreso anche un bellissimo cesto di frutta che ci gustiamo osservando la vita sulle rive. Prima fermata alla fabbrica dei cocchi, subito seguita da quella di mattoni. Poi scendiamo dalla barca e ci facciamo una bella pedalata tra i campi e le risaie fino a un tempio di una strana religione che le comprende tutte. Lungo la via ci siamo fermati anche in una fabbrica di noodle e a bere il The con le caramelle a casa di una signora. Poi siamo saliti su un sampan per una bella gita sui canali. Pranzo nel ristorante dell'albergo e poi visita a una signora che produce in casa la carta di riso per uso alimentare. Nel pomeriggio abbiamo deciso di tentare la fortuna decidendo per un giro in bici in solitaria. Bello bellissimo. .. tutta la gente non faceva che salutarci. Rientro in hotel e mojto al tramonto nella terrazza dell'hotel sul fiume. La mattina dopo ripartiamo con la nostra barchetta... prima sosta il mercato locale molto colorato come al solito: pesci vivi, rane, uova enormi e un sacco di frutta colorata. Subito dopo prendiamo le nostre biciclette e passiamo un bellissimo ponte di legno per poi perderci tra i canali e i palmeti. Arriviamo fino alla fabbrica di caramelle al cocco dove facciamo un altro break con frutta e The verde. Non ci rimane che dirigerci verso il centro di Ben Tre in barca per raggiungere il nostro autista che ci porterà direttamente all'aeroporto di Ho Chi Min City in tempo per il volo per la Cambogia. Tutto fila liscio e alle 18 e 30 siamo già nel nostro hotel di Siem Reap. Neanche il tempo di ambientarsi e partiamo per le strade buie alla ricerca della cena. Siamo fortunati perché accanto al fiume troviamo un ristorante locale all'aperto dove ci servono dell'ottimo filetto al pepe verde. .. nonostante non parlassero una parola di inglese. Domani si parte alla scoperta di Angkor.

Giovedì 20 e venerdì 21 ottobre

Oggi giornata impegnativa.... abbiamo in programma la visita di tutti i maggiori templi di Angkor. La guida ci propone di fare il giro al contrario in modo da evitare la ressa della folla di turisti... noi ci fidiamo e quindi per prima cosa visitiamo il tempio di Ta Prohm o Tempio di Tomb Rider perché qui fu girato il famoso film con Angelina Jolie. Scoprire gli edifici invasi dalle radici degli alberi al mattino presto e praticamente da soli è veramente impagabile. Poi ci spostiamo verso il tempio Hindu di Phnom Bakheng dove ho scalato tutti e 7 i livelli. Proseguiamo per Angkor Thom che custodiva un tempo il Palazzo del sovrano. Della resistenza in legno non è rimasto nulla, ma la porta est con i suoi primi volti, la terrazza degli elefanti e il tempio Baphuon sono crescendo di meraviglie che porta a l'apoteosi di Bayon: centinaia di teste e di volti che ti scrutano da ogni angolo. Un invito a nozze per un appassionato di fotografia come il mio amore. Poco dopo mezzogiorno decidiamo di raggiungere Angkor Wat... data l'ora e il caldo riusciamo a visitarlo praticamente in solitudine. Decidiamo di entrare dalla porta est (più ombreggiata). Devo dire che il tempio è molto scenografico dall'esterno... la guerra che ha devastato questo paese non ha risparmiato nulla dell'interno. Riusciamo comunque a scalare la cima dell'edificio praticamente in solitudine. Quando finalmente usciamo dal lato ovest  (il più coreografico) stanno entrando in primi turisti di ritorno dal pranzo. Tornati in hotel ci tuffiamo in piscina per rinfrescarci. Alla sera prendiamo un tuk tuk che per 2$ ci porta in centro dove ceniamo e facciamo un giro tra le bancarelle del mercato notturno. Il giorno dopo ci svegliamo molto prima dell'alba e con un tuk tuk ci rechiamo ad Angkor Wat per ammirare il sorgere del sole. Alle 9 poi con la guida e l'autista ci dirigiamo circa 40 km fuori città dove, tra risaie e palme scopriamo prima Banteay Samre (dove gli architetti hanno studiato le soluzioni che poi verranno applicate in scala maggiore ad Angkor Wat) e poi una perla poco frequentata: Banteay Srei. La dimensione di questo sito è irrisoria rispetto agli altri... ma sarà il contesto naturale in cui è posizionato, il colore particolare della pietra che hanno utilizzato o i minuziosi bassorilievi è diventato uno dei miei preferiti. Durante il tragitto tra i templi e il lago, ci fermiamo in una famiglia per vedere la produzione delle caramelle a partire dal succo e palma e poi a pranzo in un ristorante turistico. Al pomeriggio arriviamo sulle sponde del Lago Tonle Sap che in questo periodo di piogge e più che raddoppiato. Uno graziosa barca ci porta al villaggio di pescatori Kampong Phluk, dove scateniamo il nostro obiettivo sui bambini che fanno il bagno felici e le palafitte. Rientro nel tardo pomeriggio e cena in centro.

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