DIARIO ISLANDESE 2009

 

MARTEDI 14/07/09

 

Partenza da Bologna con volo diretto Iceland Express. Arrivo a Reykjavik alle ore 00:50 del 14/07/09 con circa 30 minuti di ritardo. Come promesso da Islandic Farm Holidays, un signore molto gentile ci ha atteso all'aeroporto e, caricatoci sul suo immenso fuoristrada, in circa 25 minuti ci ha portato nel nostro hotel vicino al centro della città. L'hotel era veramente bello con un bel soggiorno e vista panoramica. Considerata  l'ora ci siamo buttati immediatamente a letto per qualche ora di riposo. Alle 11:00, come concordato un ragazzo dell'Europcar, ci ha prelevato dall'albergo e, dopo alcune pratiche burocratiche, siamo potuti partire sulla nostra Honda Jazz grigia con cambio automatico. Prima tappa il Parco Nazionale di Pingvellir (Patrimonio dell'Umanità) dove abbiamo fatto una passeggiata nella fenditura che si è creata tra la placca americana e la placca europea (che continuano ad allontanarsi ad un ritmo di 2mm l'anno) e sede degli incontri del primo parlamento Islandese intorno all'anno mille. Il paesaggio è davero suggestivo, e in riva ad un bellissimo lago. Il nostro itinerario è poi proseguito per due delle maggiori attrazioni del paese: Geysir e la cascata di Gulfoss.
Gaysir è la zona geotermale che ha dato il nome a tutti i gaiser del mondo. Purtroppo il gayser principale è raramente attivo ma, per fortuna nostra, il suo vicino (Strokkur) spara getti di vapore ogni 4-6 minuti, e abbiamo potuto osservarlo numerose volte in tutta la sua bellezza. A poca distanza è la possente cascata di Gulfoss che affronta uno strapiombo di 32m in due salti. E' veramente grandiosa e impressionante. Abbiamo potuto ammirarla da diverse angolazioni differenti e, grazie al sole, abbiamo visto stupendi arcobaleni. La nostra giornata si è conclusa lungo la strada n°30 in una bellissima Farm House dove abbiamo cenato e ci siamo goduti un momento di meritato relax nella jacuzzi esterna riscaldata dalla sorgente termale sottostante ammirando lo stupendo vulcano Hekla al tramonto (se così si può dire dal momento che il buio in questo momento dell'anno non esiste).

 

MERCOLEDI 15/07/09

 

Partenza di buon mattino dopo un abbondante colazione. Prima tappa: i campi geotermali di Hveragerdi. E' veramente incredibile vedere colonne di vapore che si alzano in mezzo a prati di un verde smeraldo e toccare il suolo caldo. Ci siamo concessi una lunga passeggiata in salita lungo il fiume caldo che scorre nella zona e dall'alto ci siamo goduti un panorama incantevole che arrivava fino al mare. Dopo una piccola deviazione verso i piccoli paesi di pescatori nelle vicinanze (molto deludenti) ci siamo diretti verso est. Sulla strada per Vik ci siamo fermati ad ammirare altre 2 cascate. La prima è l'emozionante cascata di Seljalandsfoss dove ho potuto affrontare il sentiero che consente di passare dietro al muro d'acqua che precipita da un altezza incredibile. Poi dopo 10 km la sosta alla cascata di Skogafoss, un muro d'acqua che precipita uniforme per 62 metri. Anche in questo caso non ci siamo accontentati di ammirare la cascata dal basso, ma abbiamo affrontato la lunga scalinata fino alla vetta della cascata con un panorama veramente mozzafiato. Verso le 6 siamo arrivati a Vik. Dopo aver preso possesso della nostra stanza, abbiamo scalato un sentiero molto rischioso che parte dalla nera spiaggia di Vik per ammirare le nostre prime Pulcinelle di mare (Puffins), poi abbiamo proseguito per la spiaggia di Reynisfjara dove, da una magnifica spiaggia nera, è possibile ammirare in un solo sguardo le meraviglie dei faraglioni di Reynisdrangur e l'arco di pietra di Dyrholaey. Anche qui abbiamo trovato le pulcinelle che impavide si lanciano dalle scogliere verso il mare.. Stanchi ma soddisfatti siamo tornati in albergo.


GIOVEDI 16/07/09

 

Oggi giornata sfortunata... non siamo riusciti a fare parte del programma che ci eravamo prefissati. Partenza dall'albergo verso le 9:00. Subito siamo tornati alle spiagge della sera precedente per rifare parte dei paesaggi col sole, poi abbiamo proseguito per la strada n°1.  Il programma prevedeva una piccola sosta alla cascata di Fagrifoss percorrendo un piccolo tratto (circa 22km) della pista F206 che conduce al vulcano Laki. Non l'avessimo mai fatto! La pista si è dimostrata più accidentata del previsto e al primo guado (a circa 13km) abbiamo dovuto rinunciare senza arrivare alla cascata. Appena ci siamo incamminati sulla via del ritorno la macchina ha cominciato a produrre rumori sinistri. Risultato:non abbiamo visto la cascata e abbiamo perso più di un ora al telefono con la centrale operativa di Europcar e a cercare un meccanico che controllasse la macchina. Per fortuna non è stato nulla di grave: un sassolino appuntito si era infilato in un posto improbabile. In circa 15 minuti e con 13 euro il meccanico ha sistemato tutto e siamo potuti ripartire. Abbiamo perso però un sacco di tempo, e così abbiamo dovuto rinunciare anche alla piccola gita nel parco di Skaftafell e alla cascata Svartisoss. Oggi non era proprio il giorno per visitare cascate. Per fortuna siamo giunti in tempo a Jokulsarlon dove siamo saliti sul primo mezzo anfibio disponibile e abbiamo fatto un bel giro della laguna piena di iceberg provenienti dal ghiacciaio Vatnajokull e diretti verso il mare. Il sole ha fatto capolino per qualche minuto consentendoci di vedere brillare in tutto il suo splendore i bellissimi pezzi di ghiaccio di più di mille anni screziati di azzurro e nero. Un'esperienza veramente unica al mondo. Alla fine abbiamo proseguito fino a Skalafell dove passeremo la notte in una guest house spartana ma carina.

 

VENERDI 17/07/09

 

Oggi ci siamo buttati sui fiordi occidentali. Siamo partiti di buon mattino. Prima tappa Hofn dove abbiamo cambiato i soldi e fatto il pieno di benzina. Poi, ad uno ad uno guidando lentamente sulla strada n°1, abbiamo attraversato tutti i fiordi dell'est. Il tempo inizialmente non era dalla nostra parte con nuvole fastidiose che oscuravano il cielo. Poi per fortuna il sole ha fatto capolino e abbiamo potuto ammirare paesaggi mozzafiato, lagune incredibili e fiordi lunghi e frastagliati sempre attorniati da splendidi monti di riolite. Ci siamo talmente entusiasmati che abbiamo deciso di proseguire lungo la strada costiera n°96, invece della più veloce e interna classica n°1. Arrivati a Egilsstadir  abbiamo fatto un po' di provviste per i giorni a venire. Essendo ancora troppo presto per l'albergo abbiamo deciso di esplorare il fiordo di Seydfjordur (dove attraccano i traghetti provenienti dall'Europa) ed è stata una vera scoperta. La Strada ha un fascino unico perchè sale ripida verso un passo lunare in cui la neve fa fatica a sciogliersi persino in estate. Dalla parte verso il mare poi, si gode uno scorcio impagabile e un torrente impetuoso scorre verso il mare creando incredibili cascate con la potenza dell'acqua che erode le rocce in forme stranissime. Verso le 5 abbiamo ripreso il cammino fino all'albergo che è in posizione defilata rispetto alla classica n°1 (8 km lungo la 917). L'albergo è carino anche se fuori dal mondo.

 

SABATO 18/07/09

 

Questa mattina siamo partiti con più calma perchè i chilometri da percorrere erano pochi ma ricchi di emozioni. Imboccata nuovamente la strada n°1 ci siamo diretti ad ovest. Per circa 120 km ci siamo trovati in mezzo al nulla: niente case, niente strade, niente distributori. Solamente distese di sabbia lavica scura, praticamente il deserto. Con i raggi del sole che filtravano tra le nuvole e le poche macchine incontrate è stata veramente un'esperienza straordinaria. Arrivati al bivio con la strada non asfaltata n° 864 ci siamo lanciati alla scoperta del Parco Naturale di JOKULSARGLJUFUR partendo da sud.
Prima tappa  DETTIFOSS  la cascata con la maggiore portata d'acqua d'Europa. Detto così fa poca impressione, ma trovandosi di fronte a un'incredibile massa d'acqua che si riversa verso il basso cadendo da un'altezza di 44 metri si rimane senza parole. Seconda fermata a la cascata di Hafragilfoss: meno imponente della precedente ma particolare perchè scorre attraverso il cratere che l'ha generata. Guidando poi lungo il HOLMATUNGUR siamo arrivati al Canyon a ferro di cavallo di ASBYRGI. Giunti finalmente sulla costa (la strada non è stata poi così traumatica come descritto dalla guida) abbiamo percorso il tratto che costeggia la penisola di TJORNES tra scogliere mozzafiato e un bel sole che illuminava il mare. Alle 2 e mezza siamo finalmente arrivati a HUSAVIK. Siamo stati fortunatissimi il primo tour partiva alle 15:30 e abbiamo trovato posto. Per prepararci adeguatamente abbiamo visitato il museo delle balene e abbiamo adottato un delfino per la Chiara. Siamo quindi partiti per la traversata del fiordo SKJALFANDI alla ricerca delle balene. Siamo stati fortunatissimi! Ne abbiamo viste tantissime e di specie differenti. Una delle quali con la pinna posteriore danneggiata. Vedere le balene è entusiasmante! Alle 19:30 siamo sbarcati infreddoliti (nonostante un orribile cioccolata calda servita sulla nave) ma felicissimi e ci siamo diretti lungo la strada 855 al nostro albergo. Ci siamo fermati a cena al distributore del paese dove ho mangiato una splendida zuppa islandese. La guesthouse è bellissima e come sempre al completo.

 

DOMENICA 19/07/09

 

Oggi giornata tranquilla con piccoli spostamenti. Partenza verso le 9 dalla nostra bellissima guesthouse verso il lago Myvatn distante solo 20 km. Sulla strada verso KRAFLA  ci siamo fermati ad ammirare la bellissima laguna blu del nord (non balneabile perchè pericolosa) e il campo geotermale HVERIR pieno di pozze di fango ribolenti, soffioni e depositi sulfurei. Poi altri 7 chilometri ed eccoci alle pendici del vulcano KRAFLA. Per prima cosa ci siamo diretti al cratere STORA-VITI, un vulcano ormai spento nel cui cratere si è formato un affascinante lago turchese, poi siamo scesi verso il LEIRHNJUKUL dove abbiamo visitato il cratere che ha eruttato per l'ultima volta nel 1984 e i meravigliosi campi lavici che ha formato. La zona è ancora molto attiva e quindi pericolosa. Poi siamo discesi nuovamente verso il lago facendo il giro della parte sud. Abbiamo qui potuto dare sfogo alla nostra macchina fotografica sugli pseudocrateri che i trovano sparsi qua e la nel lago. Visita al campo di lava di DIMMUBORGIR con le sue stranissime colonne di basalto e piccola sosta anche a HOFOI e SKUTUSTADAGIGAR. Per fortuna i moscerini sono stati comprensivi e non ci hanno importunato troppo.
Alle 19:00 siamo tornati alla nostra pensioncina per la cena (un po' cara ma bel al di sopra del livello delle precedenti esperienze). Per finire un bel tuffo nella piscina termale. Immergersi nell'acqua bollente al tramonto (si fa per dire..) con 10 gradi di temperatura al di fuori è veramente un esperienza bellissima.

 

LUNEDI 20/07/09

 

Destinazione di oggi: la penisola di TROLLASKAGI. Prima tappa a pochi chilometri dalla partenza la meravigliosa cascata di GODAFOSS. Non è ne la più imponente ne la più alta delle cascate visitate fino a qui, ma ha un fascino tutto particolare. E' divisa in 3 rami: due più grandi laterali che assomigliano ad ali e una più piccola al centro.  Sulla strada abbiamo fatto una piccola deviazione verso nord e abbiamo visitato i piccolo museo di LAUFAS e le sue bellisiime case con il tetto di torba. Il museo è piccolino ma ha ricostruito con cura queste particolari abitazioni di fine '800. Subito dopo abbiamo proseguito per AKUREYRI la seconda città d'Islanda. Il centro abitato non offre grandi attrattive ma era punto di partenza e di arrivo obbligato per noi, quindi ne abbiamo approfittato per fare un po' di spesa in vista della tappa impegnativa di domani. Poco prima di mezzogiorno quindi ci siamo diretti verso nord lungo la parte ovest del fiordo EYJAFJORDUR accompagnati da un bel sole che faceva risplendere le azzurrissime acque del mare. Abbiamo visitato le piccole cittadine di HAUGANES e DALVIK. La strada percorsa è veramente spettacolare a strapiombo sul mare ma tirava un vento fortissimo da nord, tanto che in alcune occasioni è stato veramente difficile fare foto. Dopo OLAFSFJORDUR abbiamo imboccato la strada sterrata n°789 pronti a 37 chilometri di passione... invece siamo stati fortunati, e in poco meno di 1 ora, eravamo a SIGLUFJORDUR, uno degli avamposti più sperduti d'Islanda, collegato alla vita moderna da una galleria spaventosa che può essere chiusa con pesanti portoni. La strada per arrivarci e quella del ritorno però sono incantevoli e ci hanno regalato alcune delle immagini più belle della vacanza. Siamo quindi rientrati ad AKUREYRI attraverso la strand n°1 e l'OXNADALUR. Abbiamo cercato una bottiglia di vino per festeggiare il compleanno del tato ma è stato impossibile trovarla, quindi ci siamo accontentati del salmone e di acqua per cena. Trascorreremo la notte in casa di una simpatica vecchietta che parla solo islandese, ma con una casa molto confortevole.

 

MARTEDI 21/07/09

 

Oggi tappa di spostamento. Abbiamo lasciato la nostra piccola pensioncina, la signora carinissima che ci ha ospitato, e i signori canadesi e francesi con cui abbiamo fatto conoscenza e ci siamo diretti verso ovest. Destinazione: la bellissima e remota penisola che sembra una terra a se... Prima però di arrivare a destinazione abbiamo deciso di fare una piccola tappa nella penisola di VATSNES per vedere la più vasta colonia di foche d'Islanda. La strada lungo la penisola è tutta sterrata e pensavamo di poterci aggregare a qualche comitiva...niente da fare! La simpatica ragazza del museo delle foche di HVAMMSTAGI ci ha tolto ogni speranza. Così ci siamo armati di tanta pazienza e abbiamo proseguito. E' andata meglio del previsto... la strada non era così terribile e la costa illuminata da un bel sole (ma sferzata da un vento gelido) è stata una vera scoperta. Abbiamo deciso di raggiungere solamente due delle colonie ma è stato comunque emozionante vederle sull'isolotto a pochi metri da noi a prendere il sole. Nel pomeriggio abbiamo attraversato tutta la costa di HUNAFLOI per poi arrivare fino a HOLMAVIK. Qui abbiamo fatto una piccola tappa al museo della stregoneria (su consiglio del canadese) che si è però rivelato una ciofeca. In compenso il paese è carino. Subito dopo abbiamo proseguito per il nostro albergo che doveva essere a pochi chilometri da  DRANGSNES. Per fortuna vista l'ora tarda abbiamo deciso di prendere la scorciatoia attraverso la strada 643 perchè la strada attraverso il paese era veramente impraticabile. L'albergo è proprio a fianco alla famosa casa dello stregone... speriamo bene. Guardando le condizioni di questa strada abbiamo deciso di abbandonare il progetto di raggiungere NORDURFJORDUR (160 chilometri di strada sterrata) e siamo stati in paese a cena. Abbiamo trovato un delizioso tavolino sulla costa proprio di fronte all'isola di GRIMSEY.

 

MERCOLEDI 22/07/09

 

Siamo partiti questa mattina dal nostro bruttissimo hotel vicino a DRANGSNES, e dopo il primo pezzo di strada bianca abbiamo imboccato la strada 61 in mezzo al nulla per raggiungere i fiordi occidentali. Il paesaggio è incredibile con un susseguirsi di fiordi lunghi e stretti con alte montagne a picco sul mare calmissimo e solo il vento che ti fa compagnia sulla strada costiera (le macchine incontrate sono state davvero poche e per la maggior parte di turisti temerari come noi). Alla mezza ci siamo fermati a pranzo lungo la strada nei pressi di HVITANES. Il tato aveva notato un piccolo tavolino di legno con un telescopio e un binocolo appoggiati. La nostra sorpresa è stata grandissima quando, guardando dentro al telescopio, abbiamo visto una colonia di foche sull'isolotto di fronte a noi che prendeva il sole beate. Così oggi abbiamo pranzato con le foche! Nel pomeriggio abbiamo proseguito fino a ISAFJORDUR, dove abbiamo fatto la spesa, e BOLUNGARVIK per il museo di storia naturale pieno di animali impagliati (compreso un orso polare che i pescatori hanno trovato su un iceberg) e un bellissimo museo etnografico che ricostruiva le casette dei pescatori (comprensivo di guida vestita da pescatore che spiegava i vari metodi di salatura delle arringhe). Verso sera abbiamo proseguito fino a FLATEYRI  dove dormiamo appena fuori il paese (un po' triste per la verità!). Una nota curiosa: nel raggio di un km ci sono due guesthouse con lo stesso nome.. ovviamente ci siamo fatti un sacco di sterrato per poi sentirci dire che non era il nostro albergo. Per fortuna non siamo stati gli unici. Abbiamo cenato con delle buonissime costine di agnello impanate. Domani si prosegue verso sud.

 

GIOVEDI 23/07/09

 

Questa mattina siamo partiti sotto una leggera pioggerellina.. ma il tempo di cambiare fiordo e il tempo era già migliorato. Il sole poi ci ha accompagnato per tutta la giornata regalandoci anche un bellissimo arcobaleno. La tappa di oggi è stata molto impegnativa non per i chilometri percorsi che sono stati pochi ma per la strada tutta sterrata: più di 100 km. La prima bellissima sorpresa ci è arrivata inaspettatamente a HRAFNSEVRI dove una foca giocherellona ci attendeva su una roccia a poca distanza dalla strada su cui stavamo transitando. Dopo il piccolo fuori programma abbiamo imboccato la strada che costeggia il BORGARFJORDUR fino alla meravigliosa cascata di DYNJANDI. Poi di nuovo tutto sterrato fino alle favolose scogliere di LATRABJARG con piccola sosta all'albergo per lasciare le valigie e fare il check-in. Un vento incredibilmente freddo e potente ci ha accolto sulle scogliere, ma il panorama è favoloso, e le pulcinelle ci attendevano con ansia per poter essere immortalate in tutta la loro bellezza a meno di un passo da noi. Sono animali stranissimi con quel becco tutto colorato. Al ritorno abbiamo costeggiato di nuovo le dorate spiagge di LATRAVIK e BREIDAVIK. Farebbero invidia alla Sardegna se solo non fosse così freddo! Il vento continuava a ululare imperterrito sollevando tempeste di sabbia, così ci siamo dovuti accontentare di qualche foto dalla nostra macchinina. Tornati all'albergo abbiamo cenato in camera e poi siamo partiti alla scoperta dell'altra parte del promontorio lungo la strada 615. Il percorso è veramente inquietante con la carreggiata ghiaiata e molto stretta a picco sul mare da una parte e con una pericolosa sassaia dall'altra da cui in continuazione cadono massi che lasciano segni inquietanti sulla via. Siamo arrivati fino al faro e abbiamo fatto delle foto indimenticabili ma che paura!
Siamo quindi tornati sani e salvi, ma il vento continua ad ululare e cade ancora qualche piccola goccia di pioggia. Speriamo che il tempo migliori domani per la traversata con il traghetto.

 

VENERDI 24/07/09

 

Partenza dal nostro piccolo hotel. Oggi abbiamo poca strada da fare perchè il traghetto la farà per noi. Arrivo all'imbarco con largo anticipo e visto che abbiamo già prenotato e che non c'è neppure un paese da visitare ci siamo concessi un momento di relax in una bellissima piscina termale all'aperto in mezzo al nulla. Alle 12:15 puntuali ci siamo imbarcati sul traghetto Baldur verso la pen isola di SNAEFELLSNES.  Appena partiti abbiamo ricevuto una visita inaspettata: 3 orche sono passate a pochissima distanza da noi intente nella caccia. La traversa di quasi 3 ore è stata molto piacevole. Abbiamo trascorso il tempo sul ponte superiore baciati dal sole e cercando altre presenza intorno a noi, ma niente si è visto. Alle 3 in punto abbiamo attraccato a STYKKISHOLMUR. Il paesino è molto carino con interessanti case di legno restaurate e un bel porto. Ci siamo quindi diretti verso ovest lungo la penisola. Il percorso è molto suggestivo tra vulcani, campi lavici e un mare blu cobalto. Ci siamo fermati a visitare una fattoria museo che mostrava il processo di lavorazione dello squalo putrefatto e il tato l'ha pure assaggiato. Abbiamo poi proseguito poi fino al paesino di GRUNDAFJORDUR dove per una festa di paese tutti gli abitanti hanno decorato con colori diversi le case. Alla fine abbiamo imboccato la strada 54 verso sud e ci siamo diretti verso HELLNAR e il nostro albergo. Il paese è in una posizione davvero spettacolare con un parcheggio a strapiombo sul mare dove (dicono) si dovrebbero veder passare le balene e l'albergo è bellissimo. Dopo una cena biologica abbiamo fatto un giro ad ARNASTAPI anche in questo caso il panorama è incantato.

 

SABATO 25/07/09

 

Sveglia con il sole e il vulcano SNAEFELLSJOKULL si è mostrato in tutta la sua imponenza per poi ricoprirsi nuovamente di nubi. Questa notte sulla parte più alta è perfino nevicato. Giornata dedicata alla scoperta della penisola di SNAEFELLSNES. La strada 574 percorre tutto il perimetro della penisola quindi tappa per tappa l'abbiamo percorsa tutta. Per prima cosa ci siamo diretti verso LONDRAGAR dove ci sono delle curiose formazioni di lava sul mare, poi tappa al faro-missile di MALARIFF. A metà mattina ci siamo concessi una bella passeggiata di un ora e mezza tra le spiagge vulcaniche di DJUPALON e DRIVIK. Abbiamo quindi proseguito fino al promontorio di ONDVERDARNES e ai paesini gemelli di HELISSANDUR e RIF. Per pranzo ci siamo fermati a OLAFSVIK per poi ritornare nella parte sud. Dopo un piccolo riposino in albergo abbiamo affrontato l'ultima salita di questa vacanza fino alla spaccatura RAUDFELDARJA. Una piccola Petra nera, ma con il ruscello che ancora scorre tra le rocce. Veramente bellissima! Per festeggiare la fine della nostra vacanza ci siamo concessi una bella cena a base di agnello in un caratteristico ristorante in una casa di torba. Per concludere la serata un ultima passeggiata sulle scogliere di ARNASTAPI. Domani ci attende solo il viaggio verso REYKJAVIK e la penisola di REYKJANES dove trascorreremo la notte in un cottage vicino all'aeroporto. Abbiamo ancora però un ultimo momento di relax alla Laguna Blu dove ci fermeremo nel pomeriggio.

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